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GABRIELE D’ANNUNZIO Una vita inimitabile Su RaiPlay il 10 settembre in diretta alle 21.10



 GABRIELE D’ANNUNZIO

Una vita inimitabile

Su RaiPlay il 10 settembre in diretta alle 21.10

e il 12 settembre su Rai 3 alle 23.15

Dalla Nave Puglia del Vittoriale degli Italiani, Edoardo Sylos Labini,

accompagnato dalle musiche di Sergio Colicchio, condurrà lo spettatore in un

viaggio alla scoperta di uno dei personaggi più affascinanti della storia e

della letteratura italiane. “Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile” arriva il 10

settembre su RaiPlay alle 21.10 e il 12 settembre alle 23.15 su Rai 3, per

ripercorrere la sua ascesa, dal periodo romano, quando giovanissimo sgomita

per il successo, fino agli ultimi tempi in cui al Vittoriale erige il proprio

museo.

C'è spazio per i suoi amori, quelli tormentati con la moglie Maria Hardouin e

con Eleonora Duse, per la politica e in particolare per la letteratura e la

poesia, da “Il piacere” a “La pioggia nel pineto”, da “Notturno” ai carteggi

con Eleonora Duse, il lascito eterno di un uomo che ha fatto della propria vita

un'opera d'arte.

Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile” è uno spettacolo in diretta di

Rai Contenuti Digitali e Transmediali, direttore Marcello Ciannamea, con

Edoardo Sylos Labini e il maestro Sergio Colicchio, tratto dal programma

di Rai Cultura di Edoardo Sylos Labini e Angelo Crespi, "Inimitabili".

Link alle Foto

https://www.swisstransfer.com/d/e7986d38-e757-4ef8-b6bb-d4fa38280843



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IV EDIZIONE – LA NOTTE DI OFFICINE IN SCENA

 


   IV EDIZIONE – LA NOTTE DI OFFICINE IN SCENA

Venerdì 5 settembre 2025 – ore 20.00

Cinema Nexus – Centro Commerciale Maximall, Pompei (NA)

La scuola di recitazione cinematografica Officine in Scena, con sede a Nola (NA) e diretta

dall’attore e imprenditore Vincenzo Catapano, presenta la quarta edizione della “Notte di

Officine in Scena”: una serata evento dedicata alla proiezione dei cortometraggi di fine anno

accademico, realizzati dagli allievi dei corsi Baby, Junior, Teen e Senior.

La serata sarà condotta da Maia Salvato.

I cortometraggi, scritti da Vincenzo Catapano e Lorenzo Goodman e diretti da Vincenzo

Catapano, sono il frutto di un intenso lavoro laboratoriale che ha coinvolto bambini, adolescenti e

adulti in un percorso formativo e artistico che unisce recitazione, scrittura, lavoro sul set e lavoro

sul sé.

Officine in Scena è una scuola di recitazione cinematografica che pone al centro la formazione,

l’educazione alla creatività e il valore della relazione tra allievo, scena e realtà.

Molti dei corti presentati durante la serata sono ambientati nel mondo della Scuola, luogo simbolico

e narrativo che rappresenta l’origine di ogni processo educativo e umano.

Durante la serata verranno assegnati:

 Una borsa di studio, intitolata alla memoria di un educatore, uomo di cultura e di

istruzione, che consentirà a un* alliev* del corso Teen di frequentare gratuitamente un

anno presso Officine in Scena.

 Sei riconoscimenti speciali destinati agli allievi dei corsi Junior e Teen, consistenti in un

premio masterclass con un casting director.

I riconoscimenti rappresentano espressioni di stima per il percorso affrontato dagli allievi e per il

valore artistico, interpretativo ed espressivo emerso nei cortometraggi.

Una commissione di esperti del mondo della scuola e del cinema visionerà preventivamente

tutti i corti realizzati dagli allievi e assegnerà i riconoscimenti. La commissione è così composta:

 Dott.ssa Luisa Franzese, già Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la

Campania – Presidente di Commissione

 On. Francesco Iovino, Componente del Gruppo Consiliare della Sesta Commissione –

Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali – Regione Campania

 Armando Iovino, attore e sceneggiatore

 Iolanda Salvato, coordinatrice di produzione per serie tv Rai e Sky come Mare Fuori,

Bastardi di Pizzofalcone, Piedone

La presenza istituzionale della Dottoressa Franzese e dell’Onorevole Iovino sottolinea l’importanza

di costruire ponti concreti tra il mondo dell’arte, della formazione e delle politiche educative.



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Conclusa la XIII edizione dell’Ariano International Film Festival: emozioni, grandi ospiti e una voce per Gaza

 


Con la serata di gala e la cerimonia di premiazione, presentata da Franco Oppini ed Emanuela Tittocchia, si è ufficialmente conclusa la tredicesima edizione dell’Ariano International Film Festival, appuntamento sempre più centrale nel panorama cinematografico internazionale. Numerosi i volti noti presenti sul red carpet, tra cui Ada Alberti, Gilles Rocca, Alessandro Tersigni, Samuele Carrino, Simone Baldasseroni e i protagonisti della fortunata serie Mare fuori, Luca Verone, Elisa Tonelli e Beatrice Mogavero. Grande entusiasmo anche per l’arrivo dell’attore turco Yusuf Cim, accolto con calore da un pubblico numeroso.

L’apertura della serata ha lasciato spazio a un momento di profonda riflessione: una bambina ha rivolto un commovente messaggio al pubblico per ricordare la drammatica condizione dei bambini a Gaza. Subito dopo, l’intervento di Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite, ha offerto una testimonianza intensa e documentata sulla crisi umanitaria in corso, ribadendo l’importanza della consapevolezza e dell’impegno civile.

Oltre 50 opere hanno partecipato, suddivise in tre sezioni - AIFF WORLDAIFF GREENMade in Campania - portando il pubblico a viaggiare con la fantasia, a porsi domande e a scoprire nuove realtà. Questa tredicesima edizione si è distinta per l’alta qualità delle proposte selezionate, mentre i vincitori dell’Hirpus d’Oro hanno rappresentato il meglio del cinema indipendente e internazionale, dimostrando ancora una volta il valore e la crescita del festival. L’Ariano International Film Festival si conferma così non solo come vetrina della Settima Arte, ma anche come spazio di dialogo e umanità.


Di seguito l’elenco dei vincitori, con le relative motivazioni:


AIFF WORLD

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO

NORMA DORMA di Lorenz Suter


Motivazione:

Per la sua visione artistica innovativa e per la sua capacità di trasformare il dolore e la confusione della perdita in un'odissea onirica e visivamente sorprendente. Norma Dorma non si limita a raccontare una storia, ma invita il pubblico a viverla in un'atmosfera sospesa tra realtà, finzione, nei meandri più profondi della mente. Abbandonando la struttura convenzionale, il regista e l'attrice protagonista, una coppia e famiglia anche nella vita reale, hanno dato vita a un'opera che pulsa di un'autenticità rara. Il film non offre risposte facili, ma invita a un'immersione totale in un mistero che si svela attraverso la lente distorta del subconscio. È un'esperienza cinematografica che persiste ben oltre i titoli di coda, stimolando la riflessione sulla complessità dell'esperienza umana e sui legami invisibili che ci uniscono.


AIFF WORLD

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

ROCHELLE di Tom Furniss


Motivazione:

Il film eccelle nel dipingere un ritratto complesso e autentico di personaggi che, pur con le loro imperfezioni e i loro conflitti interni, cercano disperatamente un modo per elaborare il dolore. La scelta del demolition derby, apparentemente un atto di distruzione, si rivela una metafora potente della necessità di distruggere il passato per poter ricostruire il futuro. Attraverso il rombo dei motori e le carrozzerie accartocciate, il film esplora il modo in cui il lutto può trasformarsi in una forza motrice, spingendo all'autodistruzione o, al contrario, alla rinascita. Le interpretazioni del cast sono straordinarie, capaci di trasmettere con intensità le sfumature di un dolore condiviso e di un legame che si ricrea tra le lamiere e gli ingranaggi. La regia, tesa e avvincente, ci tiene incollati allo schermo, amplificando il senso di urgenza e di catarsi che permea l'intera opera. Per la sua capacità di affrontare temi difficili come il suicidio e il lutto giovanile con sensibilità e coraggio, per la sua originalità narrativa e per l'indelebile impronta emotiva che lascia nello spettatore, il film che ci invita a riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sul cammino tortuoso della guarigione.


AIFF WORLD

MIGLIOR DOCUMENTARIO

ROMAN KOSTOMAROV: BORN TWICE di Mikhail Shchedrinsky


Motivazione:

Per la sua straordinaria capacità di emozionare, motivare e celebrare il trionfo dello spirito umano di superare le avversità più impensabili. Il documentario tocca nel profondo dell'animo, raccontando la storia incredibile di un campione, Roman Kostomarov, la cui carriera perfetta – costellata di ori olimpici, mondiali ed europei nel pattinaggio di figura – è stata improvvisamente spezzata da una malattia devastante. Un coma profondo, multiple operazioni chirurgiche e la tragica necessità di amputare gli arti. Le prognosi di recupero erano infime, ma Roman ha sconfitto ogni aspettativa. Questa pellicola non si limita a mostrarci la lotta fisica, ma ci immerge nella straordinaria forza della volontà e nell'immenso potere dell'amore. Il film ci mostra il suo percorso verso la guarigione, un cammino arduo e doloroso, intrapreso con una fiducia incrollabile.


AIFF WORLD

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

JOHN VARDAR VS THE GALAXY di Goce Cvetanovski


Motivazione:

Il film, il primo di animazione della Macedonia del Nord, ha saputo incantare con la sua creatività sfrenata, il suo stile sbalorditivo e la sua capacità di esplorare le meraviglie e i misteri dell'universo. Il lungometraggio ci ha catapultati in un cosmo brulicante di vita, dove astronavi avveniristiche danzano tra galassie sconosciute e alieni di ogni forma e dimensione popolano lo spazio. Ogni fotogramma è un trionfo di immaginazione, con design di personaggi dalle strane sembianze e curiosi paesaggi extraterrestri. Ѐ la dimostrazione che l'animazione può essere un potente veicolo per esplorare temi profondi, divertendo e commuovendo allo stesso tempo.


MENZIONE SPECIALE

THE THRESHOLD di Walter Rastelli


Motivazione:

Un'opera d'animazione intensa e visionaria, ambientata in un mondo popolato da marionette inconsapevoli della propria natura. La storia segue una giovane coppia – lui, schiacciato dal lavoro, lei in attesa del loro primo figlio – che cerca rifugio in un parco divertimenti. L’incontro con un gruppo di attori guidati da un enigmatico medico della peste dà inizio a un viaggio musicale attraverso tempo e spazio, dove realtà e illusione si fondono. Attraverso un linguaggio visivo teatrale e una colonna sonora evocativa, il film esplora temi profondi come il libero arbitrio, la consapevolezza e la condizione umana. Per la sua forza simbolica, l’originalità della messa in scena e la profondità del messaggio, The Threshold riceve la Menzione Speciale come opera capace di ampliare i confini dell’animazione contemporanea.


AIFF WORLD

CORTI SCUOLA

NARCISO di Ciro D’Emilio


Motivazione:

Per la sua capacità di esplorare con originalità e intelligenza le dinamiche comunicative, per aver mostrato che il silenzio può essere carico di significato, che un singolo gesto può veicolare un intero mondo di emozioni e che non tutte le parole hanno bisogno di essere pronunciate ad alta voce per risuonare con forza. Il cortometraggio, con la sua trama e la sua regia sensibile, ha saputo esplorare le molteplici sfaccettature di come ci relazioniamo e comprendiamo il mondo e gli altri. La storia del protagonista, un ragazzo inizialmente percepito come taciturno, ci guida attraverso un viaggio e ci insegna che, a volte, la vera eloquenza si manifesta in gesti, in sguardi fino a rivelare che è proprio la ragazzina che gli piace a essere colei che "non parla". È un ribaltamento geniale di prospettiva, che ci costringe a riconsiderare i nostri preconcetti e a guardare oltre le apparenze.


PREMIO GIURIA STUDENTI

BRICIOLE DI PANE di Carmina Rinaldi


Motivazione:

Per la sua straordinaria capacità di affrontare un tema così delicato e doloroso come quello della Shoah. Il lavoro cinematografico spicca per la sua sensibilità e per l'efficace scelta narrativa di affidare il ricordo della guerra e della Shoah al racconto di una nonnina, capace di tessere un filo diretto con il cuore e la mente dei bambini. In un'epoca in cui la memoria storica rischia di affievolirsi, il corto dimostra come il dialogo intergenerazionale sia uno strumento potente e insostituibile per trasmettere la conoscenza e l'importanza di non dimenticare: quelle briciole di pane erano un dono immenso quando c'erano la fame e la guerra.


AIFF GREEN

MIGLIOR DOCUMENTARIO

FOOD FOR PROFIT di Pablo D’Ambrosi


Motivazione:

Per la sua eccezionale capacità di affrontare una delle problematiche più complesse e urgenti del nostro tempo: l'influenza pervasiva delle lobby e le devastanti conseguenze degli allevamenti intensivi. Questo documentario si distingue per la sua ricerca meticolosa e la presentazione coraggiosa di una realtà scomoda. Attraverso un'indagine approfondita e testimonianze toccanti, Food for profit riesce a svelare i meccanismi nascosti con cui potenti gruppi di interesse modellano le politiche, spesso a discapito della salute pubblica, del benessere animale e della sostenibilità ambientale. La pellicola è un potente strumento di sensibilizzazione che incita alla riflessione e all'azione. Ci ricorda che il cibo che mettiamo sulle nostre tavole è frutto di un sistema complesso, e che le nostre scelte quotidiane possono avere un impatto profondo.


PREMIO GIURIA POPOLARE

THE GOSPEL ACCORDING TO CIRETTA


MENZIONE SPECIALE

LA LUNA SOTT’ACQUA di Alessandro Negrini


Motivazione:

Un documentario delicato e originale che esplora il sottile confine tra memoria e rinascita. Alternando il racconto del presente con la proposta di un'opera d’arte sulla diga e le reazioni contrastanti della comunità a un livello onirico che dà forma all’inconscio collettivo degli abitanti, il film riesce a restituire con sensibilità e inventiva la complessità di un territorio che si interroga sul proprio futuro. Una menzione speciale per il coraggio narrativo e l’equilibrio tra poesia e realtà.


MADE IN CAMPANIA

LA FUGA DEI FOLLI di Emilio Fallarino


Motivazione:

L'opera è un racconto agrodolce e profondamente umano che getta luce sulla vita dei cosiddetti "matti". Con una delicatezza e una sincerità rare, il cortometraggio ci accompagna in un viaggio nel cuore di personaggi spesso emarginati e incompresi, rivelando la loro complessità, la loro vulnerabilità e la loro innegabile umanità. Attraverso una narrazione che evita stereotipi e pietismi, il regista Emilio Fallarino è riuscito a creare un affresco vivido e autentico, in cui dolore e gioia, disperazione e speranza si intrecciano indissolubilmente. Il film ci invita a riflettere sulla fragilità della mente umana e sulla forza straordinaria dello spirito, spingendoci a superare i pregiudizi e a guardare oltre le etichette.


PREMIO STAMPA

L’ULTIMA SFIDA di Antonio Silvestre


Motivazione:

Per la sua capacità di generare suspense, per la profondità con cui esplora i dilemmi morali e per l'emozione che riesce a trasmettere. Ѐ un'opera che celebra lo spirito sportivo, la lealtà e la resilienza di fronte alle avversità. Con una sceneggiatura tesa e avvincente, il film esplora il conflitto straziante tra la lealtà incrollabile del capitano Massimo De Core verso la sua squadra e il suo ardente desiderio di vincere, un sogno ostacolato da forze oscure. La regia sapiente e le interpretazioni carismatiche ci immergono completamente nella tensione di ogni scena, facendo emergere il peso delle decisioni e il coraggio necessario per affrontarle. Il film ci ricorda che la vera vittoria non è solo alzare un trofeo, ma anche mantenere la propria integrità e lottare per ciò in cui si crede, anche quando tutto sembra perduto.


PREMIO GIURIA POPOLARE

L’ULTIMA SFIDA di Antonio Silvestre


MENZIONE SPECIALE

BE DIS di Michele Enrico Montesano


Motivazione:

Per la sua straordinaria capacità di fondere letteratura, storia e magia visiva, per aver celebrato l'eredità di un grande autore in modo così innovativo e toccante, e per averci ricordato il potere eterno del racconto nel plasmare la nostra percezione del mondo, siamo orgogliosi di conferire questo riconoscimento a un film che è un vero inno alla fantasia e alla cultura. Attraverso gli occhi di Bedis, un'anziana signora che dopo il pranzo di Pasqua si addormenta per risvegliarsi in un universo onirico, il film crea un ponte magico tra la realtà quotidiana e il mondo immortale delle opere di Giovanni Verga. La pellicola ci guida in un viaggio affascinante e surreale, dove le trame dei racconti verghiani prendono vita e si intrecciano con la realtà del piccolo borgo siciliano. Il cortometraggio è un vero gioiello, capace di trasportare nel cuore della Sicilia più autentica nel borgo di Vizzini, e di farci viaggiare tra le pieghe della memoria e dell'immaginazione.




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“Letture nel borgo 2025”: il premierato al centro di una riflessione vera, tra politica, visione e coraggio


Si è conclusa nella suggestiva cornice di Piazza Mario Dodaro à Castrolibero (Cosenza), l’edizione 2025 di “Letture nel borgo”, una rassegna che anche quest’anno ha saputo unire cultura e impegno civile, trasformando la presentazione di un libro in un’occasione di confronto vero. L’ultima serata ha portato sul palco uno dei temi più urgenti del dibattito pubblico: il premierato e, con esso, le trasformazioni profonde della democrazia italiana.

A guidare la riflessione è stato il libro “Premierato. Democrazia senza se e senza ma” di Walter Rodinò, autore e giurista, da cui è nato l’intero panel. Un confronto serrato e stimolante, moderato da Myriam Fecchi, che ha coinvolto voci autorevoli e sensibilità diverse: Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, Marco Rizzo, ex eurodeputato e voce storica della sinistra italiana, Nicoletta Perrotti, assessora alla cultura del Comune di Castrolibero, e in collegamento da remoto Luca Palamara, ex magistrato e autore insieme ad Alessandro Sallusti di libri come Il sistema e Lobby & logge. A fare gli onori di casa, il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco.

Rodinò ha posto l’accento sulla necessità di un ripensamento profondo del ruolo della politica:

«Dopo Tangentopoli la politica ha smesso di rappresentare e ha iniziato ad adattarsi. Troppe decisioni vengono imposte da enti sovranazionali. La classe dirigente ha perso autonomia, voce e visione. Oggi manca un pensiero forte, non allineato, capace di proporre alternative reali».

Marco Rizzo ha rilanciato con una critica netta al peso degli organismi esterni:

«Questo libro ha il merito di rendere accessibili temi complessi. Ma la verità è che non decidiamo più niente. Bruxelles e Washington stabiliscono la linea, e noi la eseguiamo. Il premierato può essere utile solo se restituisce al popolo italiano la possibilità di scegliere davvero. Ma se serve solo a ratificare decisioni prese altrove, allora è solo fumo. Senza sovranità, la democrazia è una messinscena».

Il Senatore Claudio Durigon, dal fronte opposto, ha difeso la riforma come strumento di efficienza e responsabilità:

«Ho conosciuto governi deboli, paralizzati da veti incrociati. Oggi abbiamo un esecutivo stabile, con un programma chiaro. Il premierato serve a dare forza all’azione politica e a rendere i governi finalmente responsabili davanti ai cittadini. Chi governa deve poter decidere, e chi vota deve sapere a chi chiedere conto».

Nel suo intervento, Durigon ha affrontato anche temi cruciali come la natalità zero e l’emergenza giovani. Ha denunciato la contraddizione di un’Italia che investe nella formazione e poi vede oltre 350.000 ragazzi emigrare all’estero per lavorare. Ha raccontato un episodio emblematico, durante un incontro con imprenditori, in cui uno di loro ha interpretato la Flat Tax come un modo per assumere a un livello inferiore. Durigon ha definito questo approccio “inaccettabile” e ha ribadito la necessità di cambiare cultura, valorizzando il lavoro, la sicurezza e la dignità delle nuove generazioni. Ha infine confermato l’intenzione del governo di sostenere i giovani attraverso una fiscalità più leggera per chi rientra in Italia o affronta il primo impiego.

Luca Palamara, intervenuto da remoto, ha evidenziato come il premierato possa «aumentare la partecipazione dei cittadini», ma ha anche ribadito l’urgenza di una riforma profonda della giustizia «per garantire equilibrio tra poteri e salvaguardare davvero lo Stato di diritto». In particolare, ha ricordato che il 22 luglio è stata approvata la riforma sulla separazione delle carriere, sottolineando che il percorso potrebbe portare a un referendum nazionale. Ha quindi evidenziato quanto sarà fondamentale garantire una piena consapevolezza da parte dei cittadini al momento del voto.

A chiudere l’incontro, il sindaco Orlandino Greco, che ha lanciato un messaggio chiaro:

«Questa politica ha bisogno di rigenerarsi. Servono idee nuove, ma anche il coraggio di dire le cose come stanno. Se vogliamo che la democrazia resti viva, dobbiamo riaccendere il pensiero critico e restituire fiducia alle persone. Anche da una piazza come questa può partire qualcosa».

Myriam Fecchi, moderatrice del talk, ha espresso soddisfazione per la varietà dei temi affrontati e in particolare per la risposta ricevuta da Claudio Durigon sul tema giovani, da lei portato al centro del dibattito:

«È stato un confronto ricco e sincero, e sono felice di aver potuto porre l’accento anche su un tema che considero fondamentale. La risposta di Durigon, che ha riconosciuto l’urgenza di misure concrete a sostegno dei giovani, è stata significativa. È un impegno che porto avanti da tempo, anche attraverso esperienze come Telesuono con AI, il programma in cui l’intelligenza artificiale è diventata un vero co-conduttore. Con questo progetto abbiamo dato voce alle nuove generazioni e registrato risultati straordinari. Oggi come oggi, puntare su di loro non è solo un valore: è una direzione precisa e necessaria».

Perché se è vero che i libri non cambiano il mondo, possono ancora cambiare le persone che poi il mondo lo cambiano davvero.



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Malattie rare: Nunzio Bellino e Giuseppe Cossentino presentano il libro Cuore elastico alla Camera dei Deputati


A Roma, presso la suggestiva Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, si è tenuta la presentazione del libro Cuore elastico – autobiografia di Nunzio Bellino, scritta insieme allo sceneggiatore e autore Giuseppe Cossentino. L'opera, pubblicata da Olisterno Editore, rappresenta una potente testimonianza sulla sindrome di Ehlers‑Danlos, una patologia genetica rara e fortemente invalidante.

L’incontro ha rappresentato molto più di una semplice presentazione editoriale: si è trasformato in un momento di profonda riflessione sociale e civile, moderato dal giornalista Giuseppe Nappa, alla presenza di importanti rappresentanti istituzionali, tra cui:

Il Senatore Orfeo Mazzella, Vicepresidente della Commissione Sanità e Lavoro al Senato

L’On. Alessandro Caramiello, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud”

Luca Antonio Pepe,  legislativo parlamentare

Tra i momenti più intensi dell’evento, ha profondamente colpito e commosso i presenti il monologo recitato da Nunzio Bellino, attore e valido artista che da tempo ha fatto della diversità il fulcro del suo messaggio scenico e umano. Le sue parole hanno toccato corde profonde, trasmettendo la dignità e il coraggio di chi vive ogni giorno una condizione di fragilità, trasformandola in uno strumento di sensibilizzazione e rinascita.

In riconoscimento del loro impegno concreto a favore dei più fragili, Nunzio Bellino e Giuseppe Cossentino sono stati insigniti di un attestato di onorificenza da parte dell’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud, Aree Fragili e Isole Minori”, consegnato dall’On. Caramiello. Nella motivazione si sottolinea come entrambi si siano distinti nel tempo per la loro attività a favore dell’inclusione, della giustizia sociale e della cultura della diversità.

L’evento ha messo in luce l’urgenza di politiche sanitarie e sociali più inclusive, soprattutto nel campo delle malattie rare, spesso dimenticate. Si è rinnovato l’appello al Governo affinché aumenti gli investimenti nella ricerca, nelle diagnosi precoci e nelle strutture di sostegno, ponendo al centro la persona, non la patologia.

Cuore elastico non è soltanto la storia di una malattia rara, ma il racconto universale di un’anima resiliente che ha scelto di esporsi, raccontarsi e lottare anche per chi non ha voce.

Un grazie sentito a tutti i presenti per la partecipazione, il sostegno e la profonda sensibilità dimostrata.



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